Listeria monocytogenes è un batterio patogeno in grado di svilupparsi in alimenti di diverso tipo e quindi responsabile di una malattia a trasmissione alimentare nota come Listeriosi.
Seppur rara, tale patologia è spesso grave e caratterizzata da un elevato tasso di ospedalizzazione e decessi. Nel 2021 la listeriosi è stata la quinta zoonosi più segnalata nell’UE, con 2 183 casi ovvero un aumento del 14% del tasso di notifica nell’UE rispetto al 2020. Colpisce per lo più persone anziane, le donne in gravidanza, i neonati e le persone con sistema immunitario indebolito.
A differenza di molti altri batteri di origine alimentare, Listeria monocytogenes tollera gli ambienti salati e può moltiplicarsi a basse temperature (tra +2°C e +4°C). Data la sua forte resistenza e gli elevati tassi di mortalità che provoca nell’uomo, la corretta manipolazione degli alimenti ha un’importanza enorme per tutelare la salute pubblica.
I sintomi della listeriosi variano da una sintomatologia lieve simile a quella influenzale come nausea, vomito e diarrea a un quadro più severo che comprende meningite e altre complicanze potenzialmente letali.
Considerata la rilevanza di tali microrganismi, nell’ambitpo del regolamento (CE) 2073/2005 sono stati definiti specifici livelli massimi associati a Listeria monocytogenes, riferiti agli alimenti pronti per il consumo.
In particolarte, per quanto riguarda gli alimenti pronti che costituiscono terreno favorevole alla crescita del batterio, diversi da quelli destinati ai lattanti e ai fini medici speciali, l’allegato I , capitolo I, voce 1.2 del regolamento 2073 è stato modificato dal regolamento (UE) 2024/2895.
La modifica considera l’assenza di un criterio microbiologico applicabile agli alimenti quando non sono più sotto il controllo diretto dell’operatore del settore alimentare che li produce, nello specifico quando non è possibile garantire che il limite di 100 ufg/gr non sarà superato durante il periodo di conservazione.
La voce 1.2 è stata quindi sostituita prevedendo che, se l’operatore del settore alimentare che produce alimenti non è stato in grado di dimostrare che il livello di Listeria monocytogenes non supererà il limite di 100 Ufc/gr durante il periodo di conservabilità, il criterio della non rilevabilità in 25 gr di prodotto dovrà essere rispettato per i “prodotti immessi sul mercato durante il loro periodo di conservabilità”.
Figura 1 – punto 1.2 capitolo I allegato I Regolamento (CE) 2073/2005

Figura 2 – modifiche apportate dal Regolamnento (UE) 2024/2895

Nella nuova versione del testo normativo si precisa inoltre che le verifiche sul possibile sviluppo di Listeria monocytogenes nel prodotto, per poter beneficiare del criterio microbiologico più favorevole (100 ufg/gr) debbano essere state condotte prima che il prodotto venga immesso sul mercato.
Per far sì che gli operatori del settore alimentare dispongano del tempo sufficiente per adattare le loro pratiche e
procedure alla nuova prescrizione, il presente regolamento non dovrebbe applicarsi anteriormente al 1o luglio 2026.
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32024R2895
https://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/listeria
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:02005R2073-20190228